Il regime francese di protezione sociale

Notizia sul regime francese di protezione sociale

Fonte : sito web www.cleiss.fr

 

Il regime generale riposa su una gerarchia di enti nazionali, regionali e locali, strutturati a seconda della natura del rischio, gestiti pariteticamente e posti sotto il controllo dei Ministeri incaricati della sicurezza sociale (Ministero delle Solidarietà e della Salute e Ministero dell’Economia e delle Finanze).

Il regime generale di sicurezza sociale è finanziato all’80% circa da contributi provenienti dalle retribuzioni (vedasi la tabella dettagliata della aliquote).

I contributi sono calcolati in base ad aliquote fissate a livello nazionale e sono in parte a carico del datore di lavoro, in parte del lavoratore.

Imposte e tasse stanziate (ITAF, “impôts et taxes affectés”) sono prelievi obbligatori esplicitamente stanziati al finanziamento della protezione sociale, fra i quali la contribuzione sociale generalizzata (CGS), che da sola rappresenta la metà delle imposte e tasse ITAF.

La contribuzione sociale generalizzata (CSG) e la contribuzione per il rimborso del debito sociale (CRDS) sono prelevate su redditi da lavoro, redditi sostitutivi, redditi patrimoniali, prodotti d’investimento e dei giochi. Le persone con domicilio fiscale in Francia e a carico, a qualunque titolo, di un regime francese obbligatorio di assicurazione malattia, sono sottoposte alla CRDS (0,5%) e alla CSG secondo le seguenti aliquote:

  • 9,2 % sui redditi da lavoro,
  • 6,2% sui redditi sostitutivi (indennità giornaliere di malattia, indennità di disoccupazione)

È il reddito fiscale di riferimento (RFR)a determinare se i titolari di pensione di un regime francese sono esenti o soggetti alla CSG, alla CRDS e/o alla CASA (Contribuzione Addizionale di Solidarità per l’Autonomia).

Sulle pensioni complementari, obbligatorie e non, viene inoltre prelevata una trattenuta contributiva pari all’1% per l’assicurazione malattia.

Invece le persone iscritte a un regime francese obbligatorio di assicurazione malattia che non risiedano fiscalmente in Francia sono soggette ai contributi di assicurazione malattia all’aliquota del 6,45 % sui redditi da lavoro.

Per i pensionati non domiciliati fiscalmente in Francia che appartengano ad un regime obbligatorio d’assicurazione malattia, l’aliquota della ritenuta da applicare alla pensione del regime generale di sicurezza sociale è fissata al 3,2 % sulla pensione di base e al 4,2 % sulle pensioni complementari, obbligatorie e non.

Il regime generale è suddiviso in cinque settori:

 

Maggiori informazioni : https://www.cleiss.fr/docs/regimes/regime_france/it_0.html

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dipendente distaccato Francia contributo forfettario

Per il dipendente distaccato in Francia c’è un contributo forfettario a carico del datore di lavoro.

Il decreto del 3 maggio 2017 prevede un contributo forfettario per i datori di lavoro con sede all’estero e dipendenti distaccati in Francia.

Questo nuovo contributo, fissato a 40€ per dipendente distaccato, punta a coprire  i costi del distacco dovuti all’attuazione e il funzionamento del sistema delle dichiarazioni e dei controlli dematerializzati.

Il contributo deve essere versato dal datore di lavoro estero al momento in cui dichiara il distacco o lo certifica. Il versamento avviene tramite  sistema elettronico con un sito dedicato, le modalità devono ancora essere determinate dal governo.

Attenzione : in caso di mancata dichiarazione del distacco da parte del datore di lavoro e quindi di mancato pagamento del tributo spetta al gestore delle attività o al mandatario di fare questa dichiarazione.

Tali dispositivi entreranno in vigore al più tardi il  primo gennaio 2018.

Ricapitolazione…

Una società con sede legale all’estero puo’ temporaneamente distaccare dei dipendenti in una missione presso un’altra  azienda con sede in Francia. Le attività in questione sono :

  • l’esecuzione di un servizio (in outsourcing) : attività industriale, commerciale, artigianale, liberale o agricola.
  • messa a disposizione senza scopo di lucro di personale fra imprese di uno stesso gruppo per una missione di formazione
  • messa a disposizione di personale ad interim
  • una operazione per proprio conto

Per tutta la durata del distacco dei dipendenti in Francia, il datore di lavoro è soggetto alle norme francesi (con esclusione delle disposizioni relative alla conclusione e la rottura del contratto, la formazione e la previdenza, …).

Il lavoratore distaccato non ha alcun rapporto contrattuale con l’azienda che lo accoglie. Il periodo di distacco non puo’ superare i 24 mesi oltre i quali è necessario un accordo speciale.

Maggiori informazioni : https://www.service-public.fr/professionnels-entreprises/vosdroits/F32160

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10 ragioni per investire en Francia

10 ragioni per invesire en Francia

Nel 19 secolo molte aziende estere hanno investito in Francia che è un paese aperto, competitivo e ricco di attività.

La Francia adotta molteplici misure per incoraggiare gli investimenti  esteri  necessari alla sua economia.  A tale scopo  ha semplificato le sue procedure amministrative e ha messo in campo diverse esenzioni per attrarre un numero crescente di  investitori.

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