Domicilio e residenza fiscale in Francia: guida semplificata per comprendere la fiscalità

La nozione di domicilio fiscale in Francia è fondamentale per determinare chi deve pagare le imposte e su quale territorio. Ai sensi dell’articolo 4 B del Codice generale delle imposte (CGI), una persona fisica è considerata domiciliata fiscalmente in Francia se soddisfa uno o più criteri legali. Tali criteri sono stabiliti per garantire l’uguaglianza fiscale e una gestione coerente della territorialità dell’imposta.

I criteri principali includono:

• Avere il proprio nucleo familiare o il proprio luogo di soggiorno principale in Francia,
• Esercitare un’attività professionale non accessoria sul territorio
• Avere il centro dei propri interessi economici in Francia.

La giurisprudenza precisa che questi elementi devono essere valutati in funzione degli interessi familiari, degli investimenti o delle attività professionali esercitate. La nazionalità non interviene nella  determinazione del diritto dello Stato francese di tassare un contribuente, come  può  invece avvenire in altri paesi come gli Stati Uniti.

 

Impatto della legge finanziaria del 2025 sulla nozione di domicilio fiscale

A  seguito della pubblicazione della  legge finanziaria per il 2025, la  definizione di domicilio fiscale è stata rafforzata: anche se una persona soddisfa uno dei criteri, non sarà necessariamente considerata fiscalmente residente in Francia se una convenzione fiscale, internazionale, la attribuisce ad un altro Stato.

La politica fiscale francese cerca in tal senso di rispettare le convenzioni contro la  doppia imposizione, che prevalgono in caso di conflitto.

Il ruolo dei trattati internazionali

Le convenzioni fiscali, spesso conformi al modello OCSE, svolgono un ruolo chiave in questo contesto. Esse definiscono il “residente” di uno Stato in modo che può divergere dal concetto di domicilio francese.

Un “residente” ai sensi della convenzione è una persona che, a seguito  dei suoi legami personali o economici, è soggetta a imposta in tale Stato.

Il primato della convenzione sul diritto interno occupa un posto centrale nel panorama fiscale per evitare la doppia imposizione, garantire un’applicazione equa e chiarire la residenza fiscale in caso di doppia residenza.

Risoluzione dei conflitti in caso di dubbi sulla reale residenza

I conflitti di doppia residenza vengono risolti secondo una gerarchia di criteri:

• domicilio permanente,
• centro degli interessi vitali,
• soggiorno abituale,
• nazionalità,
• accordo amichevole tra le amministrazioni fiscali.

Questo approccio garantisce che la gestione delle relazioni fiscali internazionali rimanga coerente e conforme alla sovranità di ciascun paese.

L’amministrazione fiscale francese nel  privilegiare  il rispetto delle convenzioni, verifica innanzitutto se una persona soddisfa i criteri di residenza interna, quindi applica la convenzione per determinare la residenza fiscale. Questa gerarchia garantisce la coerenza della politica fiscale, evitando la doppia imposizione e rispettando gli accordi internazionali.

 

Conclusione: domicilio fiscale francese e cooperazione internazionale

In sintesi, la determinazione del domicilio e della residenza fiscale in Francia si basa su criteri giuridici specifici, integrati dall’applicazione di convenzioni internazionali per la risoluzione di eventuali controversie.

L’amministrazione fiscale, nella sua politica, deve bilanciare queste regole per garantire una gestione efficace, equa e conforme agli impegni internazionali.

Il primato delle convenzioni e il chiarimento dei criteri consentono una contabilità fiscale trasparente, rispettosa della territorialità e della cooperazione fiscale internazionale.